martedì 28 agosto 2012

Back from Iceland (2012)

Mi sveglio di soprassalto nella notte e non riesco a capire bene dove sono. La luce della luna filtra dalla finestra attraverso le tende, occorrono parecchi minuti per realizzare che quello che avevo appena vissuto era solo un sogno: la mente confonde le ombre e gli spigoli con le forme aguzze dei fiordi islandesi. Le pale del ventilatore ruotano velocemente e l'aria fredda mi sveglia per un momento, mi siedo per riprendermi. Ho negli occhi le immagini di quei posti, di quei momenti, un sogno più vivo della realtà, la percezione di spazi talmente vasti che nessun orizzonte può imprigionare

Ripartiamo da dove avevo finito, dalla strada.

Welcome home, son

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I wake up suddenly in the night and I cannot understand where I am. The moonlight filtered through the curtains of the window, i take several minutes to realize that what I had just experienced was only a dream: the mind confuses the shadows and corners with sharp forms of the icelandic fjords. The fan blades rotate quickly and the cold air wakes me up for a moment, I sit down to recover. In my eyes the images of those places, of those moments, a dream deepest then the reality, the perception of space so vast that no one horizon can imprison

I start from where I had come, from the street.

Welcome home, son

Lost in Iceland - Is there anybody out of there?

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